gli editoriali di paolo bancale

anche il Corriere della Sera?

Nel comune sentire in Italia quanto spazio è ragionevolmente conferibile al pensiero laico, a quella a-confessionalità risorgimentale in cui il nostro Stato si è formato? Poco, anche a giudicare dalla trascorsa campagna elettorale, momento cardine di una democrazia in cui le istanze di un popolo divengono palesi. Sono lontani i tempi del giornale “don Basilio” del dopoguerra, e i grandi veicoli di informazione, TV, radio e grande stampa militano in favore del conformismo perbenista ove il cattolicesimo all’italiana, cioè papista, filovaticano e filoCEI la fa da padrone. E delude vedere che il maggiore quotidiano nazionale, il Corriere della sera, sposa visioni stantive e clericali. Ce lo dice con un articolo firmato Pietro Citati negli ultimi giorni di Ratzinger regnante, chiamando la laicità “pruderie illuministica” che considera “banalità e ripetizione” (ma le ha mai sentite le giaculatorie?) e che argomenta con tre teoremi tutti suoi e tutti da dimostrare, così odiosamente sanfedisti che chi ci perde non è l’autore ma l’autorevole Corriere. Eccoli:

1) “L’Europa di oggi, che toglie i crocifissi dalle aule scolastiche”. Nulla di più falso e più in malafede: per onestà intellettuale avrebbe dovuto dire “che vorrebbe togliere i crocifissi dalle aule DELLE SCUOLE PUBBLICHE”. E ciò per due ragioni: la prima è che purtroppo la volgarità culturale e la hybris, l’arroganza politica di imporre un simbolo di parte a TUTTI perdura tuttora squalificando sia chiesa che legislazione italiana; la seconda è che la nostra visione laica non ci indurrebbe mai a pretendere che i crocifissi vengano tolti dalle scuole dei Salesiani o degli Scolopi. Ne prenda atto l’incauto autore.

2) “L’Europa di oggi non ricorda le origini cristiane della propria storia”. Questo refrain o mantra ricorda la legge ottica dell’anamorfòsi che prevede che qualcosa sia visibile solamente se guardata da un ben preciso posto altrimenti non appare. Queste asfissianti origine cristiane vengono dopo quelle greche in termini di grandezza del pensiero speculativo, dopo quelle romane in termini di grandezza del pensiero giuridico e organizzazione dello Stato, e sono sepolte dal successivo pensiero illuministico, quello che ha reso il mondo occidentale moderno e l’umanità un po’ meno diseguale (a dispetto del ricchissimo e potentissimo clero).

3) “L’Europa di oggi concede meticolosi (sic!) matrimoni alle coppie omosessuali”. Conformismo o settarismo? Discriminazione o obbedienza cieca alla gerarchia ecclesiale, quella stessa, per intenderci, che ha difeso e coperto l’ubiquo clero pedofilo che violentava i bambini? L’autore con quelle parole vuole dirci che lui non è omosessuale? La cosa non ci interessa, ma se, non per sua colpa o merito, non lo è, dire quello che dice non è fair, è scorretto. Lo direbbe ancora se il destino gli avesse regalato un figlio omosessuale e una sorella lesbica?