Non so se esempi come Teresa di Calcutta o Francesco di Assisi siano mai serviti a terzi
“altri” per insegnare loro a offrire una scheggia di felicità a chi ne è in apnea esistenziale,
ma nelle società umane vi è sempre stato purtroppo uno strato sociale derelitto e perseguitato:
dagli schiavi agli ebrei, dai paria ai negri e agli indios, dagli eretici alle streghe,
ed oggi, fin dai tempi di Oscar Wilde, di Turing, di Keynes, di Mann, è il turno dei
nostri simili omosessuali cui si nega il diritto vitale di amare e di essere amati. Si racconta
che dio è amore? Noooooo, è un feticcio cui l’uomo carnefice ordina di ordinare
a sua volta agli altri uomini funeste e lugubri funzioni in difesa del “suo sistema” e dei
suoi conformismi fini a se stessi, quegli stessi coi quali ha voluto sintomaticamente rompere
il papa di una religione molto pura, il Dalai Lama, dichiarando che il suo successore
dopo tanti secoli dovrebbe finamente essere una donna. Ed un’altra religione,
testimone non dei fasti cattolici, ma di uno stretto contatto anti-verticistico col suo popolo,
i protestanti, hanno vissuto il problema del contro-conformismo in spirito di carità
e di eguaglianza quando, a parità di sacre scritture, hanno consapevolmente eletto
vescovi donne e vescovi omosessuali di ambo i sessi, per cui uno un giorno potrà esserne
il “papa”.
Ed allora, in una denominazione come quella cattolica nella cui storia (due millenni,
venti secoli, quasi un milione di giorni) si contano purtroppo anche papi assassini e
papi assassinati, papi massacratori di folle fino al genocidio e antipapi, papi dimissionari
e papi incarcerati, papi schiaffeggiati, papi deportati e papi spergiuri, papi che
hanno amoreggiato coi nazisti e papi che hanno prediletto in pubblico preti pedofili,
papi simoniaci e papi lussuriosi, papi italiani ma ferocemente anti-italiani e papi padri
naturali e nepotisti, papi edonisti e papi narcisi, papi con la spada in mano alla testa dei
loro eserciti, papi torturatori e papi dal rogo facile, papi liberticidi e papi idolatri, papi
ridicolamente autodefinitisi infallibili e papi che consideravano il vaccino antivaiolo
come opera del diavolo, papi maestri di intrighi e papi che hanno complottato per manomettere
la Costituzione italiana, e infine papi fattisi trasportare per secoli di peso a
braccia su fastose portantine come satrapi o faraoni d’altri tempi a dispetto di quel crocifisso
che ostentavano sul petto.
Ebbene!, tutto ciò premesso, se la Misericordia è ancora un valore da incarnare e testimoniare,
se le piaghe di Gesù, dicitur, sono lì sulla croce per tutti noi e non soltanto per
quei saprofiti cui alludeva ai suoi inizi l’onesto Bergoglio quando rivelò “c’è una lobby
gay nella curia vaticana”, ebbene allora, proprio in nome di quell’Amore Umano e Fraterno
che dovrebbe giustificare il nostro essere ed il nostro agire, io grido ai quattro
venti che in questa società di “testimonial” spero di vedere presto un papa gay e stringergli
la mano.