Il noto genetista e biologo Edoardo Boncinelli nel suo nuovo libro “Io e Lei” a
pag.23 scrive “Non credo è una affermazione che in Italia significa non credo nella religione
cattolica”.
L’esperienza di NonCredo lo conferma attraverso la corrispondenza dei lettori ,
molti viziati dalla onnipervasiva realtà confessionale italiana, laddove la nostra testata
vuole solo esaltare, in senso laicamente trasversale, la cultura del dubbio metodologico
che ispira il pensiero illuministico e scientifico.
A suo tempo intendemmo instaurare un giornale che educasse al libero autonomo
e responsabile pensiero con il rigetto pregiudiziale e critico di tutte le suggestioni
assertive come dogmi, postulati, assiomi, rivelazioni, superstizioni, pregiudizi e
pseudo-certezze indotte da una acritica e accidiosa viscosità ricettiva.
Pensavamo che l’espressione “Non Credo” fosse chiara nella sua valenza semantica
a trecentosessanta gradi ed invece in alcuni settori ha prevalso l’interpretazione riduttiva
di un anticlericalismo anti-cattolico. Non è così, poiché il cattolicesimo, pur
così egemone in Italia, è per noi soltanto una delle migliaia di religioni, sottoreligioni
e superstizioni apparse nei millenni di storia umana in tutti gli angoli del pianeta.
“Credere” significa accettare ciò che ci arriva dall’esterno, così come viene definita
una infezione in medicina, è una posizione cognitivamente passiva; “ Pensare” è la
scintilla di Prometeo, significa intuire, dedurre, vagliare, creare, discutere, negare
e formarsi autonomamente un’idea di come stanno le cose: è l’unico artefice del progresso
umano, è ciò che ha trasformato il mammifero ominide nell’homo sapiens.
E così, per ristabilire il processo logico delle nostre origini, all’alba del suo decimo
anno, NonCredo ha inglobato nella sua testata la voce che ci giustifica, e cioè:
“PENSO”.