La dilagante epidemia di crimini di pedofilia commessi dal clero cattolico a
livello mondiale pretende una presa di coscienza della causa, ormai ben identificabile
data la dimensione di massa raggiunta dal fenomeno in ambito
sociologico e criminologico. Le carceri di mezzo mondo sono piene di piccoli
spacciatori e di ladruncoli mentre restano liberi e protetti migliaia di preti
cattolici pervertiti, vere masse striscianti di debosciati assatanati di sesso
con i bambini. E ripeto: bambini! affidati a loro da famiglie che li mandano
presso istituzioni cattoliche, rischiando di aggiungerli alle migliaia di stuprati
nella loro infanzia, che resteranno psichicamente traumatizzati per
tutta la loro esistenza.
Disastri morali di proporzioni sovranazionali: dopo Cile, Boston, Irlanda,
Australia, etc ora si scoprono 301 preti cattolici che hanno fatto migliaia di
bambini vittime della loro lussuria nella sola Pennsylvania, mentre il teologo
gesuita vaticano Hans Zollner ammette e rivela testualmente al Corriere
della Sera che “Tra il 4 e il 6 per cento (!!!) dei sacerdoti cattolici in una
settantina di anni è stato accusato o condannato per abuso dei minori”.
È chiarissimo epidemiologicamente che, al di là dei singoli squallidi pedofili,
il problema è squisitamente strutturale: il clero cattolico è l’unico megaassembramento
a livello mondiale e l’unica religione che pretendano di
costringere masse immense di maschi a sottostare a vincoli imposti di celibato,
astinenza, castità contro ogni realtà biologica, fisiologica, ormonale,
comportamentale ed affettiva. Che il papa dica che “È una catastrofe!” rappresenta
una ipocrisia e una insipienza. Finché saranno obbligati ad una
sbugiardata castità ci saranno sempre preti gay, accoppiati, lussuriosi e depravati
che schizzano testosterone e fantasie morbose come ne è piena la
loro storia, per secoli coperti, protetti, trasferiti e difesi dalla potente e spregiudicata
mafia ecclesiale e dalle loro gerarchie. Al contempo, purtroppo,
costoro hanno anche testimoniato e trasmesso la certezza di impunità a
tutti i pedofili, pederasti, feticisti e depravati che nel mondo sanno bene
che l’unico rifugio per loro è quello di farsi preti cattolici, con anche la prospettiva
di diventare forse un giorno cappellano, monsignore, vescovo, cardinale
e, chi sa?, anche papa.
Il rimedio? Una denuncia penale dei preti sospetti alla magistratura statale,
ovunque, diffidando tassativamente di qualsiasi proposta di procedura
alter nativa ecclesiastica. Si tratta di una normale e doverosa azione penale
contro gente che delinque, azione che spetta
soltanto allo Stato.