NonCredo anno X numero 56 (novembre/dicembre 2018)





inventa una “favola” per me: come nascono le religioni

di Matteo de Fazio, scienze delle religioni

Come nasce una religione? Chi è che ha inventato dogmi e regole di questa o quella fede? Come e perchè sono state inventate le maggiori credenze che da millenni imperversano su questo mondo? E perchè nel terzo millennio, dove imperano tecnologie all’avanguardia e digitali, si continuano ad inventare false reliquie, false apparizioni e false sindoni, approfittando dell’ignoranza, della credulità e dell’ingenuità popolare?


pedofilia, bufera sulla chiesa cattolica in Pennsylvania: 300 preti coinvolti

di Raffaello Morelli, storico della laicità

Nuovo scandalo di abusi sessuali nella Chiesa cattolica americana: la corte suprema della Pennsylvania ha reso noto il rapporto di un gran jury che elenca centinaia di religiosi coinvolti e dettaglia 70 anni di risposte, spesso negligenti. La diffusione è stata ritardata dai ricorsi di alcuni preti per la presunta violazione dei loro diritti costituzionali ma i giudici hanno deciso di diffondere il rapporto con omissis su dettagli e nomi.


virtù, problematiche e rischi nel concetto di “eresia”

di enrico Galavotti, filosofo delle religioni

Diceva s.Paolo in 1 Cor 11,19 ch'era opportuno che ci fossero eresie, proprio per verificare chi fosse di provata virtù. Lo diceva nei confronti di chi lo contestava, senza però specificare che la sua stessa teologia costituiva un'eresia nei confronti del giudaismo e un vero e proprio tradimento nei confronti della predicazione politica del Cristo. L'eresia è sempre stata combattuta, ed è normale che sia così. Gli uomini amano le certezze acquisite, temono i salti nel buio, a meno che non siano mossi da esigenze irrinunciabili, improrogabili. Gli stessi eretici, pur senza volerlo, hanno bisogno di scontrarsi con una opposizione istituzionale, poiché ciò li aiuta a precisare meglio le loro idee. Saremmo sciocchi però a pensare che l'eresia, di per sé, sia sempre migliore dell'ortodossia. I sofisti erano forse migliori dei filosofi greci della natura? Il relativismo può andar bene, soprattutto in una società come la nostra, ma farne un assoluto sarebbe una contraddizione in termini. Di sicuro sappiamo che senza eresia il pensiero umano non sarebbe mai progredito, ma potremmo dire, con altrettanta sicurezza, che qualunque progresso, in nome dell'eresia, sia stato in sé positivo? Dovremmo anzi dire che in ogni cosa ci sono i pro e i contro, e che ciò che più importa è essere sufficientemente consapevoli della realtà di questa bilancia universale.


politica e chiesa: tre cattolici antilaici nel panorama politico del dopoguerra

di Raffaello Morelli, storico della laicità

Nei decenni a metà ‘900, tre figure cattoliche di rilievo politico, dichiaratamente antilaiche e tra loro differenti, sono state Luigi Gedda, Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti. La possibilità di portare in politica la loro idea religiosa è stata resa attuabile dagli accordi stipulati nei Patti Lateranensi del ‘29. Coglierne le personalità è utile ai laici oggi per meglio rendersi conto delle concezioni di fondo contro cui devono battersi.


storia ragionata delle crociate cattoliche

di enrico Galavotti storico e filosofo delle religioni

Col termine "crociate" s'intendono le spedizioni militari e coloniali che i feudatari europei occidentali, appoggiati ideologicamente dal clero cattolico (sia romano che franco-germanico) ed economicamente dalla borghesia, senza escludere l'apporto delle masse diseredate (prevalentemente di estrazione rurale), condussero nei paesi del Mediterraneo orientale, nell'area degli slavi occidentali e dei popoli baltici. Le crociate nel Vicino oriente, che erano propagandate dal clero come iniziative di carattere religioso, iniziarono alla fine dell'XI sec. e terminarono alla fine del XIII sec. Quelle del nord-est dell'Europa invece proseguirono sino agli inizi del XVI. Sono la prima esperienza di colonialismo cristiano da parte della cattolicità euro-occidentale. Ad esse parteciparono: 1) i più grandi feudatari (re, duchi, conti, ecc.) che volevano ingrandire i propri possedimenti, aumentare le entrate e consolidare la propria influenza in Europa; 2) i piccoli feudatari (o cavalieri), che costituivano il nucleo meglio organizzato e preparato delle forze militari crociate; 3) i mercanti più ricchi di molte città (Venezia, Genova e Pisa soprattutto), che cercavano d'invadere i mercati del Vicino oriente; 4) la chiesa cattolica, la più grande proprietaria feudale, che aveva come scopo quello di sottomettere la chiesa ortodossa, estendendo la propria giurisdizione nell'Europa orientale, e ovviamente quello di cacciare gli islamici dai territori mediorientali e africani; 5) infine ingenti masse proletarie e affamate che cercavano di affrancarsi dalla servitù della gleba e dalla miseria.