di Valerio Pocar, già prof . di Bioetica e Sociologia del diritto, univ. Milano
“l’esposizione autoritativa del crocifisso nelle aule scolastiche non è compatibile con il principio supremo della laicità dello Stato”, in quanto espressione di una scelta confessionale della religione cattolica, che costituiva sì “un fattore di unità della nazione per il fascismo, ma nella democrazia costituzionale l’identificazione della Stato con una religione non è più consentita”. (ndr) ...
di Giancarlo Straini, saggista
La democrazia non può essere ridotta a semplice tecnica, a una procedura
elettorale; i tentativi fallimentari di esportarla con la forza l'hanno
drammaticamente dimostrato. L'alternativa non è lo Stato etico ma lo Stato
costituzionale moderno, basato su pochi ma fondamentali valori, su cui educarci,
tra questi la laicità dello Stato.
La laicità è un principio “supremo” perché dichiara che siamo liberi, uguali e
autodeterminati, che non dipendiamo da un dio o da un’essenza metafisica. Quindi
nella discussione che avviene nella sfera pubblica, cioè nel “luogo” del confronto e
della lotta politica e culturale, ogni individuo (singolo o associato in un corpo
intermedio) può sostenere le sue convinzioni e i suoi interessi ma non dovrebbe
farlo sostenendo che “Dio lo vuole” (e neanche che la “Natura” lo vuole, il “Partito”
lo vuole, la “Scienza” lo vuole, ecc. trasformando natura, partito, scienza, ecc. in
essenze metafisiche, in dogmi). ...
di Raffaello Morelli, saggista e commentatore politico-istituzionale
Una sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni riunite del 9 settembre 2021, è per un primo aspetto innovativa e per un secondo evasiva (o meglio opportunistica). Giudicando su una controversia tra una scuola pubblica di Terni che ha imposto di appendere il Crocifisso in un’aula ed un insegnante che non voleva far lezione con quell’arredo, la Corte ha stabilito che non è obbligatorio esporre il Crocifisso in un’aula della scuola pubblica e che “in ogni caso va ricercato un ragionevole accomodamento tra posizioni difformi”. Infatti la norma richiamata dalla dirigenza scolastica nella circolare che disponeva l’esposizione del crocifisso, era non “conforme al metodo di una comunità scolastica dialogante che ricerca una soluzione condivisa nel rispetto delle diverse sensibilità”. ...
di Maria Gigliola Toniollo, Senior Consultant, Synergia - Initiatives for Human Rights
Quando si dice … “avere un destino in comune”…: infatti a tutti e due servivano i sofferenti, ma al chirurgo ateo Gino Strada per curarli e salvarli con i suoi ospedali “Emergency” dall’inferno delle guerre; al mafioso prete cattolico Luigi Verzè, spregiudicato tenutario di cliniche “s.Raffaele”, per fare sempre più soldi con una corrotta e losca politica clericale. Ci piace accostarli proprio oggi come ciclici esemplari della pietas laica contro l’ipocrisia pretesca e la lucrosa industria cattolica della sanità. (ndr) ...
di Sergio Mora, saggista e musicologo
Giudichiamo severamente l’Islam dimenticando la realtà cristiana, ove un Dumas poteva scrivere “La donna è nata per la subordinazione e l'obbedienza: ai genitori prima, allo sposo poi, al figlio più tardi, al dovere sempre.” Ed era lo specchio del tempo. (ndr) ...
a cura di Andrea Cattania, ingegnere e epistemologo
Che cosa combineremo noi Sapiens nel prossimo futuro? Ritroveremo la via maestra del pensiero razionale e critico nel tentativo di porre rimedio alle conseguenze delle follie del “secolo breve” o intensificheremo il culto dell’irrazionale che ha provocato finora solo catastrofi di dimensioni storiche? (ndr) ...
di Michael Pintauro, saggista
“Le più grandi religioni mondiali pretendono di
essere scelte su rivelazioni immutabili nel
tempo. Tra di esse, molte tentano di imporre la
loro visione del mondo a tutta l’umanità.
L’Umanismo riconosce invece che una conoscenza
affidabile del mondo e di noi stessi si ottiene
attraverso un processo continuo di
osservazione, valutazione e revisione.”
[Dichiarazione di Amsterdam 2002] ...
di Valerio Pocar, già prof. di Bioetica e Sociologia del diritto, univ. Milano
Pagati da tutti, ma servono soprattutto a qualcuno. Dopo i cappellani militari e gli insegnanti di religione, consideriamo i religiosi incaricati dell’assistenza spirituale ai ricoverati negli ospedali. Sono luoghi nei quali sempre si soffre e spesso si muore, luoghi nei quali, specialmente per i malati soli, il conforto spirituale può essere molto importante se non anzi necessario. Per questa ragione la legge 23.12.1978 n. 833 istitutiva del Servizio sanitario nazionale, in ossequio alla concezione olistica della cura alla quale (allora) si ispirava, previde che l’assistenza religiosa faccia parte dei trattamenti che gli enti di cura sono tenuti a offrire ai ricoverati. ...
di Paolo D’Arpini, filosofo orientalista
Siamo sempre ed ovunque interconnessi con la Realtà universale senza pretestuose “mediazioni” magico-divine-tutti agiamo in modo spontaneo, sempre, ognuno mette in pratica quel che sente. C'è un'aura che lo dimostra, c'è un odore che lo annuncia. Tu non puoi comportarti diversamente da come i tuoi pensieri indicano. (ndr) ...
di Sergio Mora, sag gista e musicologo
Con Porta Pia si è annessa una Roma lasciando l’avversario a dominarla. Il Risorgimento potrà dirsi concluso solo quando Roma esprimerà lo Stato Italia senza mezzadrie umilianti. Pio IX e il suo “anti-Italia” abitano sempre quel Colle attraverso i suoi successori e la stessa anima del clero cattolico che ha sempre combattuto ovunque nel mondo contro il senso dello Stato se non gestito o influenzato dai preti. (ndr) ...
di Paolo D’Arpini, filosofo orientalista
Tanto per cominciare debbo dire che “spirito” per me significa “sintesi fra intelligenza e coscienza”, e inoltre confermo di non essere “credente” in alcuna forma: quel che affermo è sulla base della mia diretta esperienza di esistere e di averne coscienza. Non è necessario che alcuno me ne dia conferma e ciò vale, ovviamente, per tutti. ...
di Giancarlo Straini, saggista
Il Comune, la Città metropolitana e l’Università di Bologna hanno firmato un protocollo con i “Capi delle Comunità Religiose Abramitiche”. A prima vista verrebbe da dire che è una buona cosa tutto ciò che favorisce il dialogo, ma una lettura un po’ meno superficiale può mostrarci il “diavolo”, che si nasconde nei dettagli delle cose dette e soprattutto di quelle non dette. Se paragoniamo questo protocollo firmato l’8 aprile 2021 con uno dei tanti accordi sulle stanze del silenzio – per esempio quello con il Comune di Milano del 5 giugno 2019 – scopriamo che tutti si dichiarano per il dialogo ma non intendono la stessa cosa. ...
a cura di Andrea Cattania, ingegnere e epistemologo
I versi che pubblichiamo in questo numero sono di Taras Hryhorovyč Ševčenko.
Scrittore, poeta e pittore dell’Ottocento, Ševčenko è considerato oggi uno dei
maggiori protagonisti della cultura ucraina.
Era nato nel marzo 1814 nell'Impero Russo, nel villaggio di Morynči (Governatorato
di Kiev), presso una famiglia di servi della gleba. Imparò a leggere con
l’aiuto di un precettore del villaggio e rimase orfano all'età di undici anni. Tre
anni dopo seguì Pavel Engelhardt, presso il quale lavorava, a Vilnius, dove rimase
fino al 1831, e successivamente a San Pietroburgo. ...
di Paolo Bancale
Mi accingo a scrivere l’ultima pagina del settantaquattresimo volume di NonCredo, forse la numero diecimila pensata e scritta per questa avventura culturale iniziata nel 2008, tredici anni fa, che volli intraprendere per motivare pensieri, domande, risposte, riscontri, visioni di chi, come me, vorrebbe vivere in una società positiva, umanistica, giusta, ove la ragione ed i sentimenti ci danno le coordinate del nostro essere, e non in una finzione alternativa alla realtà, ove al fondo di tutti i costrutti si ritrova il velleitario e soggettivassimo pensiero magico che produce idoli, fantasmi, fiabe, religioni, fedi, illusioni nel cui nome si gioca a crederci, ma anche a precostituire, legiferare, punire, imporre, guerreggiare e fare finta che….tutta l’ingenua ipotesi sia vera. ...