di Maria Gigliola Toniollo, Senior Consultant, Synergia - Initiatives for Human Rights
Chiamando “Intervista” un avvilente episodio di prostrazione, prefabbricato dai registi specialisti in propaganda, l’intervistatore inginocchiato come un penitente medioevale, uno spettacolo venduto come “diretta tv” mentre era già stato filmato in precedenza come rivela l’orologio al polso del papa. (ndr) ...
di Giancarlo Straini, saggista
I settari religiosi sono convinti di avere
l’esclusiva della spiritualità, cioè che gli
atei sarebbero intrinsecamente aridi, piatti,
insensibili, nichilisti, in fondo anche tristi e
infelici. In realtà esistono varie forme di
spiritualità, atee e religiose, laiche e settarie,
individualistiche e relazionali.
La spiritualità per un ateo – almeno per un
ateo non meccanicista e riduzionista – è
una spiritualità immanente e non trascendente,
che non assegna primato e autonomia
allo spirito ma lo considera un
prodotto umano. Un materialista si distingue
da un idealista perché considera la realtà
sociale non un insieme di essenze, di
sostanze stabili e fisse prodotte da un dio o
da iperuraniche leggi naturali, ma fatta di
relazioni, come una tela (una struttura sociale),
costituita da fili (da relazioni) che
definiscono i nodi (gli individui). Relazioni
che producono e sono contemporaneamente
prodotte da habitus, schemi cognitivi
e comportamentali. ...
a cura di Andr ea Cattania, ingegnere e e pistemologo
Le religioni sono state, storicamente, una delle cause principali di conflitti, a volte anche di portata epocale. Oggi, nel mondo occidentale, il confronto con i noncredenti si sostituisce sempre più spesso allo scontro, anche se non mancano occasioni di tensioni, talvolta molto aspre. Su questo fronte i noncredenti consapevoli possono svolgere un ruolo fondamentale in preparazione a una società aconfessionale. (ndr) ...
di Raf faello Morelli, saggista e commentatore politico-istituzionale
NonCredo pubblica in alcune puntate i vari Capitoli della riflessione sul liberalismo svolta da Raffaello Morelli. Di seguito il primo. (ndr) ...
di Sergio Mora, saggista e musicologo
Due volumi di recente pubblicazione
(“Gli dei sono lontani” di Ulrike Kienzle
e “Il canto dell’anima” a cura di Gaston
Fournier-Facio ) rendono omaggio a
Giuseppe Sinopoli a vent’anni dalla
scomparsa.
La novità della sua immagine di uomo
di cultura è rappresentata dalla eccezionalità
della sua formazione intellettuale:
medico, compositore, direttore
d’orchestra, archeologo.
Queste interessanti pubblicazioni ci
permettono di analizzare un argomento
a noi particolarmente caro: il conflitto
drammatico-esistenziale dell’umanità e
il suo rapporto con la simbologia religiosa. ...
a cura della Consulta Napoletana per la Laicità delle Istituzioni
Trattasi non di una unica realtà, ma sono tre realtà storicamente, politicamente e cultualmente separate, diversamente da quanto pensano i non addetti ai lavori. Di qui l’utilità di questo saggio chiarificatore. (ndr) ...
a cura di Andrea Cattania, ingegnere e epistemologo
La complessità del mondo in cui viviamo ci spinge a mettere a punto strumenti concettuali atti ad approfondire la nostra conoscenza della realtà. Ci spaventa sempre l’incapacità di comprendere quello che accade attorno a noi e, quanto più ne veniamo a capo, tanto più cresce la nostra sicurezza. (ndr) ...
di Raffaello Morelli, sag gista e commentatore politico-istituzionale
Non è concepibile pretendere di negare per amore di racconto tutte le caratteristiche intrinseche ed universali della specie umana che fanno la differenza tra gli angeli dei vangeli e gli uomini della Storia. (ndr) ...
di Valerio Pocar, già prof. di Bioetica e Sociologia del diritto, univ. Milano
La nostra ragione non può assolutamente
trovare il vero se non dubitando:
ella si allontana dal vero ogni volta che
giudica con certezza; e non solo il dubbio
giova a scoprire il vero, ma il vero consiste
essenzialmente nel dubbio, e chi dubita
sa, e sa il più
che si possa sapere.
Giacomo Leopardi, Zibaldone. ...
a cura di Andrea Cattania, ingegner e epistemologo
I versi che aprono Ossi di seppia sono fra i più noti dell’intera produzione letteraria di Eugenio Montale. Composti fra il 1921 e il 1922, sono stati percepiti come il manifesto di una poetica che si affermava anche, ma non solo, in alternativa alla tendenza dominante che privilegiava testi pieni di retorica e immagini roboanti. Per questo motivo alcuni commentatori hanno parlato del “miracolo laico” di Montale. ...
di Paolo Bancale
ma possiedono uno sfogo immancabile:
- l’imposizione del pensiero unico
- la persecuzione del dissenso
- la guerra ideologica e di conquista l’uomo unico al comando ...