di Maria Gigliola Toniollo, Senior Consultant, Synergia - Initiatives for Human Rights
Nuova lunga intervista papale, questa volta ad opera dell’Agenzia di Stampa Associated Press, nella consueta apprensione dei collaboratori vaticani verso le interviste individuali, consci dei rischi di quel viavai di giornalisti nella Domus Santa Marta o negli spazi aerei. Questa volta Papa Bergoglio ha sollecitato una distinzione di notevole interesse: la separazione tra peccato e reato che, anche se certo non nuova in sé, diventa importante se da lui riferita ai Paesi che in tutto il mondo perseguono per legge i rapporti consensuali tra persone dello stesso sesso. Di fatto, un contrasto istituzionale alla concezione di comportamenti omosessuali come reato e relative pene, se realmente assunto a impegno dalla Chiesa cattolica, può rappresentare forse il passo di svolta, dato che da tempo immemorabile permane nel mondo la condanna di censure e torture, a condanne a morte e a trattamenti carcerari disumani e degradanti riservati a gay, lesbiche, trans da diversi Paesi, in primis dove si governa con la Sharia, ma tanto se ne parla, tanto rado e impotente ne è stato l’impegno contro uno scandalo sovrumano, lasciato andare quasi come fenomeno ineluttabile. L’inverno è freddo, l’estate è calda... ...
di Raffaello Morelli, saggista e commentatore politico-istituzionale
Nell’ultima settimana di gennaio, Papa
Francesco ha rilasciato all’Associated
Press un’intervista sul tema omosessualità,
che ha innescato diffuse polemiche
all’interno e all’esterno della Chiesa.
Qui osservo che dal punto di vista laico
liberale non sono queste polemiche a
dover interessare, bensì (ormai è
tempo) la riflessione da farsi riguardo al
modo di affrontare problemi simili.
Papa Francesco definisce ingiuste le
leggi che criminalizzano l’omosessualità.
“L’omosessualità non è un crimine
ma una condizione umana”. E
siccome Dio ama tutti i suoi figli come
sono, il Papa formula l’auspicio che i vescovi
cattolici accolgano le persone
Lgbtq nella Chiesa, facendo un processo
di conversione ed usando la tenerezza
di Dio per ciascuno di noi. Tali considerazioni,
precisa, non toccano il fatto che
l’omosessualità sia un peccato. Non solo
nel senso che in ogni caso un peccato va
distinto da un crimine, ma soprattutto
perché è un peccato anche mancare di
carità gli uni con gli altri. ...
di Giancarlo Straini, saggista
Quanti abitanti umani sulla terra tra
mezzo secolo? le previsioni sono molte
e molto divergenti, dalla bomba demografica
che supererebbe le possibilità di
sfamare tutti al crollo demografico di
una società che non riuscirebbe più a
assistere i troppo numerosi vecchi. Le
previsioni circoscritte a singoli Stati
sono meno aleatorie, ma al prezzo di
astrarre da fenomeni quali l’immigrazione
e l’emigrazione. In realtà spesso
le “previsioni” sono auspici, prescrizioni,
interpretazioni interessate e finalizzate
a obiettivi e visioni del mondo
propri.
La destra “sovranista” denuncia la denatalità
in Italia (e in altri Paesi europei)
per agitare il pericolo della “grande
sostituzione” (reset), per cui l’uomo
bianco sarebbe tristemente destinato a
essere sostituito da africani, asiatici e
islamici che ci imporranno la loro religione
e i loro costumi. In genere costoro
(tranne alcuni apertamente razzisti) dichiarano
di voler difendere non il colore
della pelle ma le nostre tradizioni e il
nostro stile di vita. Se fosse vero dovrebbero
favorire l’inclusione sociale e
la cittadinanza acquisita con lo jus scholae,
ma non lo fanno perché cercano invece
il consenso elettorale alimentando
le paure di alcuni, orientandole contro
gli immigrati. ...
di Andrea Cattania, ingegnere e epistemologo
Prima ancora di prendere forma, la scienza si è posta in antitesi rispetto alla religione. Ma il problema è più complesso di quanto non possa sembrare a prima vista, e chiama in causa la necessità di chiarire il significato del termine “religione”. ...
a cura di Grazia Aloi, psicoanalista e psicologa
Nel mio intento, questo scritto vorrebbe essere un incoraggiamento per tutte le Donne che, in quanto “innamorate”, non possono credere al diritto del rispetto verso loro stesse. Già nel lontano 2006 trattai l’argomento in una conferenza dal titolo “Le Melusine tradite, ovvero l’arte della psicoanalisi” intendendo, allora, come l’amore condizionato possa essere ugualmente vissuto nella complicità della condivisione e di come la psicoanalisi, appunto, si sia fatta carico del tradimento da parte del maschio immaturo. ...
di Maria Gigliola Toniollo, Senior Consultant, Synergia - Initiatives for Human Rights
La lotta assoluta fra il Bene e il Male, come la descrive Vladimir Michajlovic Gundjaev, in arte Kiril, si combatte in Ucraina anche nella miseria di rivalità e soprattutto di odio a pretesto religioso. Sedicesimo patriarca di Mosca, primate di Russia e capo della Chiesa ortodossa nazionale, Kiril si era formato religiosamente nella tarda Unione Sovietica e oggi è il “cappellano del Cremlino” dato il suo fanatico sostegno a Vladimir Putin e per certe sue stesse scelte in campo geopolitico e di politica estera. L’invasione russa dell’Ucraina, di per sé vile e sanguinosa, ha rinfocolato anche antiche tensioni fra diverse confessioni ortodosse che si contendono il predominio spirituale a Kyiv, animando un intreccio di politica e religione dalle conseguenze devastanti. ...
di Raffaello Morelli, saggista e commentatore politico-istituzionale
3.9 - La questione schiavitù negli
Stati Uniti.
3.9 a) Situazione differente tra Europa
e Stati Uniti. Anche un’altra
grande vicenda liberale della seconda
metà ‘800 emerse in un paese di lingua
inglese, ma in un altro continente. Mi
riferisco alla questione della schiavitù
negli Stati Uniti. Una vicenda esemplare
del come richiedano continuo impegno
e molto tempo le riforme della
cultura liberale tese a introdurre e
difendere il basilare principio degli
uguali diritti legali di ciascuno a tutela
della reciproca autonomia tra i cittadini. ...
di Sergio Mora, saggista e musicologo
Mutatis mutandis
Storico dell’arte e del Rinascimento italiano,
Bernard Berenson (1865-1959)
nella sua lunga vita ha raccolto gli
umori dei cambiamenti epocali facendo
da mediatore non solo nella valutazione
dei capolavori artistici ma anche nelle
transizioni storico politiche.
L’interesse per tutto ciò che muta ha indotto
Berenson a favorire il dialogo fra
la finanza e la politica nell’Europa reduce
della prima guerra mondiale,
l’epoca della nascita delle dittature.
L’osservazione scrupolosa dell’opera
d’arte e del mondo circostante ha permesso
la nascita di una nuova ermeneutica
che tiene conto anche degli
elementi “inconsci” della stessa opera.
Il metodo induttivo di Berenson non si
occupava dei raffronti con altri studiosi,
per non soccombere alla tentazione di
replicare o confutare le stesse linee di
giudizio. ...
di Paolo D’Arpini, filosofo orientalista
A volte le parole possono creare discordia
fra gli uomini… L’incomprensione
sorta con la diversità dei linguaggi, volendo
comprendere l’altro attraverso il
linguaggio, è alla base delle antipatie
che gli esseri umani percepiscono gli
uni verso gli altri. Prova ne sia il negro
che ci parla in bantu viene visto con sospetto
e timore, mettete che lo stesso
negro si mette a parlare in italiano, o
addirittura nel nostro dialetto familiare,
ecco che improvvisamente diviene uno
di noi, un fratello di colore diverso.
Il linguaggio comune unisce ed all’inizio
tutti gli umani parlavano la stessa
lingua, il “nostratico” viene chiamato in
glottologia, poi da quella radice, nella
diaspora umana planetaria, sono sorti
rami e ramoscelli sempre più diversi. La
mitologia della Torre di Babele è simbolica
ma veritiera. Gli uomini appena
salvatisi dal diluvio universale invece
che andare a ri-abitare il pianeta, ridiventato
fertile dopo il cataclisma, si
concentrarono tutti in un luogo e cominciarono
ad erigere un monumento
di ringraziamento a Dio (forse però a
quel tempo era la Dea), simbolicamente
questa torre zigurratica saliva sempre
più in altezza (per arrivare in cielo) ma
l’uomo è fatto per la terra e così Dio (o
la Dea) confuse i linguaggi e gli uomini
che non potevano più comprendersi si
allontanarono in gruppi omogenei alla
conquista del mondo, chi qua chi là, finché
tutto il pianeta fu abitato. ...
di Valerio Pocar, già prof. di Bioetica e Sociologia del diritto, univ. Milano
Non credente. Senti senti, da un sondaggio,
per quanto si possa credere ai
sondaggi, sembrerebbe che la popolazione
di questo Paese abbia più fiducia
nel Papa, quello attualmente regnante,
che non nella Chiesa cattolica, anche se
l’uno e l’altra sembrano andar perdendo
consenso.
Credente. Come credente, me ne rammarico
e non posso sentirmi soddisfatto,
anche se mi fa piacere che il Papa
riscuota la fiducia della maggioranza
degli italiani. Ma mi addolora il declino
della fiducia nella Chiesa. ...
di dario Lodi, saggista e critico
La questione del dolore fisico è presente nelle tre religioni classiche (cristiana, ebraica e musulmana) in maniera straordinariamente punitiva per l’uomo. Il ragionamento di base è questo (e appartiene all’Antico Testamento): l’uomo nasce con il peccato originale e cara grazia che dio gli concede di vivere lo stesso. Ma quest’uomo dovrà sapere che per tutta l’esistenza dovrà sopportare prove della sua fedeltà al divino. Se devia dal percorso (persino a propria insaputa) sarà punito. ...