di Maria Gigliola Toniollo, Senior Consultant, Synergia - Initiatives for Human Rights
Baraye: per ballare per strada, per la
paura di baciarsi, per mia sorella, le tue
sorelle, le nostre sorelle, per non vergognarsi
di non avere soldi, per i bambini
senzatetto e i loro sogni, per quest’aria
inquinata, per gli slogan di odio imposti
nelle scuole, per vergogna, per i cani innocenti,
per gli alberi consumati, per
piangere senza sosta, per il sole dopo
una lunga notte, per la libertà...
Baraye è una canzone, l’ha scritta il cantante
iraniano Shervin Hajipour mettendo
insieme tanti dei tanti tweet sulle
ragioni delle proteste in Iran: la canzone
è diventata l’inno della resistenza
iraniana in tutto il mondo, ma Shervin
Hajipour è stato arrestato. ...
di Giancarlo Straini, saggista
Simone de Beauvoir sosteneva che esistono modi diversi di agire e di pensare, ma non sono determinati dalla “natura”, dalla biologia; le donne sono state costrette a ruoli sottomessi da concezioni politiche e religiose che hanno sedimentato nel corso dei secoli una cultura maschilista: donne non si nasce, lo si diventa. L’Illuminismo ha affermato le idee di libertà e uguaglianza, che inizialmente si sono concretizzate per i possidenti maschi bianchi, e che i movimenti socialisti, femministi e antirazzisti hanno progressivamente esteso ai non possidenti, alle donne, alle varie etnie. ...
di Andrea Cattania, ingegner e e epistemologo
Uno dei periodi più bui nella storia del Cristianesimo è quello in cui si scatenò la furia iconoclastica contro pagani ed ebrei, che si espresse con una violenza inaudita nella Alessandria del quarto e del quinto secolo. ...
di Sergio Mora, saggista e musicologo
La nemesi storica che si accanisce sull’umanità
in questi ultimi periodi ha
strani percorsi, spesso offuscati da una
vigliacca tendenza ad obliterare ogni
vera forma di comprensione.
Mi riferisco al processo di deterioramento
climatico che prosciuga vaste
zone del pianeta ma verso il quale non
si prendono autentici provvedimenti.
Mi riferisco alle persecuzioni etniche
che Putin adopera come strumento di
conversione politica, appropriandosi di
orfani e sbandati per costruire una
nuova visione della geografia russa e
forse dell’Europa intera. Ma anche
verso questa conturbante realtà l’Occidente
rivolge la sua momentanea attenzione
solo quando l’imbarazzo del
silenzio può provocare fastidio.
La comprensione coinvolge una più
ferma volontà di capire che non si accontenta
di facili proclami ma vuole entrare
in merito ai processi di “causa ed
effetto” con lucida chiarezza.
L’uomo vuole conoscere le verità ma
non vuole esserne troppo infastidito. Il
fastidio nasce quando davanti a certi
proclami non seguono atti concreti di
risoluzione o di fattiva riparazione. ...
a cura di Grazia Aloi, psicoanalista e psicologa
Per una serie di motivi, ho guardato un
programma televisivo per parecchi
giorni di seguito sempre lo stesso. Si
trasmettevano film in continuazione, a
flusso continuo per parecchie ore al
giorno. Il titolo del contenitore delle
varie proiezioni è proprio “Appuntamento
con l’Amore”.
I film, tanti, tutti sempre uguali, con lo
stesso plot, hanno lo scopo di intrattenimento
romantico e da un incontro
occasionale ad una conoscenza promettente,
da una peripezia di allontanamento
si arriva ad un reciproco
chiarimento dei sentimenti provati, con
tanto di bacio suggellatore e promessa
di amore per la vita, il tutto in tre o
quattro giorni.
Fine. Elogio dell’Amore a prima vista.
No, non funziona così.
Da ciò traggo il titolo e soprattutto lo
spunto per questo scritto. ...
di Raffaello Morelli, saggista e commentatore politico-istituzionale
3.10 - Gli ultimi decenni dell’800 in
Europa.
3.10 a) Tendenze autoritarie e tendenze
liberali. Nel periodo si confermò
la divisione europea in due
modelli istituzionali e due aree geografiche.
Nella parte ad est della linea
coste adriatiche (esclusa la Grecia) e
poi arco di cerchio dal golfo di Trieste
al Mar del Nord (Emden, Frisia Orientale)
– esclusi Danimarca e Paesi Scandinavi,
che furono regimi abbastanza
aperti – perdurò il dominio di quattro
imperi (da sud, quello ottomano,
quello austriaco, quello germanico e
quello russo più ad est), tutti regimi
imperiali autoritari in vario grado, nei
quali i cittadini erano semplici sudditi,
talvolta meri servi della gleba.
Nella parte più occidentale, si espanse
il sistema imperniato sulla libertà di
ogni cittadino e sulla centralità del
parlamento, insieme con un clima liberale
favorevole all’economia privata,
anche in competizione con l’irrobustirsi
socialista. ...
di Paolo D’Arpini, filosofo orientalista
Le religioni “patriarcali”, risalenti al periodo Villanoviano, hanno tutte uno sfondo allegorico e debbono essere interpretate diversamente dal loro significato apparente. Ognuna di queste fedi propugna una divinità superiore ed onnicomprensiva in antitesi però con tutte le altre. I fondatori dei vari credo sono tutti maschi, Rishi vedici, Buddha, Abramo, Gesù, Maometto, etc. che forniscono nomi diversi ai propri dei anch’essi maschi. Osserviamo però che in un periodo di transizione dal matrismo al patriarcato tali dei sono accompagnati da figure femminili che lentamente o scompaiono dal “pantheon” o assumono posizioni inferiori. ...
di Sergio Mora, saggista e musicologo
L’inquietudine d’inizio secolo
Quando, nel 1824, Beethoven annunciò
la prima esecuzione della sua Nona Sinfonia,
assieme ad alcune parti dell’inedita
Missa Solemnis, Franz Schubert fu
fra quelli che si dimostrarono particolarmente
interessati all’evento.
Per Schubert Beethoven era molto più
che un modello: era una nuova forza
critica che stava cercando di incrinare il
pensiero comune in fatto di estetica e di
visione globale del mondo.
Il crollo della politica napoleonica a
Waterloo nel 1815 e la morte dell’uomo
a Sant’Elena nel 1821, sancirono quel
lungo periodo di intolleranza e di repressione
europea noto come Restaurazione. ...
di Maurizio Vernassa, prof. Rapporti Internazionali, univ. Pisa
La Santa Sede o Sede Apostolica, preposta al governo della Chiesa cattolica, rappresenta un unicum nel diritto internazionale. La sua specificità è da collegarsi con la sua particolare natura, che ha fissato nel corso dei secoli in modo inderogabile il proprio campo di azione, ed è direttamente congiunta al fatto che la Chiesa cattolica è l’unica organizzazione religiosa che dispone di uno Stato sovrano. ...
di Valerio Pocar, già prof. di Bioetica e Sociologia del diritto, univ. Milano
Non Credente. Oggi come oggi c’è
poco da stare allegri. Anche se la speranza
è l’ultima dea, sperare è difficile.
Credente. Ma sperare si deve. La speranza,
per noi credenti, è la «seconda
delle tre virtù teologali, per la quale,
sotto l’ispirazione e l’aiuto della Grazia,
il cristiano confida nel perdono dei peccati,
nella vita eterna e nella visione
beatifica di Dio». ...